Nella vita reale sono quelle persone che devono avere un oggetto fortunato per sopravvivere, e guai a chi lo tocca, perché la sua aura altererà irrimediabilmente le proprietà benefiche dell'oggetto in questione.
Nel mondo dei GDR è il classico giocatore che deve trovare il dado fortunato, e quindi passa tutta la serata a testare i dadi presenti sul tavolo per trovare quello che fa i risultati più alti.
In pratica non fa altro che tirare a ripetizione lo stesso dado, per un numero X di volte, se il dado in questione soddisfa il requisito minimo, viene messo vicino alla scheda del personaggio, fino a quando non si trova un dado migliore.
Ovviamente guai a toccargli il dado fortunato del momento, il solo atto fa si che il dado in questione perda tutta la “fortuna” che aveva.
A questa categoria di soggetti appartengono due distinte varianti:
La prima è il "cercatore", che arriva puntualmente senza dadi o con al massimo uno o due set personali (che lui ritiene fortunatissimi), ma poi, inevitabilmente, passa a testare ogni dado presente sul tavolo da gioco.
La seconda è il "trasportatore" che arriva direttamente con un secchio di dadi sfusi e vari sia per colori che per dimensioni e forme, secchio di dadi con cui in realtà passa la serata.
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